Meeting Agenti Italia 2018 Oiki
Meeting Agenti Italia Dicembre 2018
Il 6 Dicembre si è svolto il meeting di fine anno con la partecipazione di tutta la forza vendita della OIKI ACCIAI INOSSIDABILI S.P.A.
A differenza delle edizioni precedenti l’incontro è avvenuto nel luogo storico dell’Abbazia medievale di Valserena, meglio conosciuta come la Certosa di Parma, ora sede del Centro studi e archivio della comunicazione dell’Università di Parma.
È stato un momento d’incontro tradizionale in cui abbiamo ripercorso le fasi commerciali che hanno caratterizzato l’anno 2018 ed ufficializzato gli obiettivi del 2019.
Quest’anno abbiamo voluto assegnare un nuovo messaggio alla nostra riunione: ci sembrava doveroso poter esprimere i nostri concetti di business, questa volta associati ad un momento culturale ben più alto, dove tutti i partecipanti potessero incontrarsi e confrontarsi al di là dei soliti argomenti di mercato, nickel e concorrenza.
Il binomio Business – Cultura ha trovato la massima espressione nella visita collettiva alla mostra fotografica in corso intitolata “1968 UN ANNO”. Un racconto documentale, fotografico e attraverso oggetti di anno chiave della storia del Novecento, reso possibile da un’indagine all’interno dell’archivio dello CSAC, il cui primo nucleo nasce proprio nel 1968 e che oggi, a cinquant’anni di distanza, vanta una raccolta di oltre 12 milioni di materiali originali nell’ambito della comunicazione visiva e della ricerca artistica e progettuale italiana a partire dai primi decenni del XX secolo.
Crediamo fortemente in momenti di convivialità come opportunità di informazione e conoscenza, la base delle relazioni umane che sono motore di ogni espressione di business.
Fateci sapere cosa ne pensate!
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Cambia la cultura, cambiano i giochi!!
Cambia la cultura, cambiano i giochi!!
Ti sei mai chiesto in che modo la cultura aziendale possa influenzare i risultati della tua azienda?
La cultura aziendale è il modo di pensare e di agire delle persone di un’organizzazione. Ogni struttura aziendale possiede una propria cultura che si crea, sviluppa e modifica nel corso degli anni.
Cambiare la cultura significa cambiare il modo di pensare e di agire delle persone. La “Piramide dei risultati” è un modello strategico ideato da Roger Connors e Tom Smith, che descrive in modo molto semplice il legame tra cultura organizzativa e risultati aziendali.
Secondo questo modello:
Le esperienze generano convinzioni
Le convinzioni influenzano le azioni
Le azioni producono risultati
Quotidianamente all’interno di qualsiasi organizzazione si vivono esperienze che generano nelle persone convinzioni.
Le convinzioni, giuste o sbagliate che siano, guidano le persone stesse ad agire in determinati modi; tutte queste azioni concorrono al raggiungimento dei risultati aziendali.
Partendo dunque da un’attenta definizione e condivisione a tutti i livelli dei risultati che si vogliono raggiungere, secondo Connors e Smith, bisogna creare esperienze nuove che vadano a modificare le convinzioni delle persone.
Le nuove convinzioni si tramuteranno così in nuove azioni che spingeranno l’azienda verso i risultati prefissati.
La cultura più efficace a questo scopo è la cultura dell’accountability.
L’accountability è la scelta personale di sollevarsi al di sopra delle circostanze e dimostrare il senso di responsabilità necessario per ottenere i risultati desiderati.
Esiste una linea netta che divide i comportamenti accountable da quelli non.
Se stiamo al di sotto di questa linea lasceremo che le circostanze definiscano ciò che siamo e ciò che facciamo, smettendo di cercare di superare gli ostacoli e rischiando così di cadere nella spirale del vittimismo.
Se riusciremo a starne sopra invece, ricorreremo ad un potere concreto, reale, che accresce la capacità di pensare e di generare fiducia, aiutandoci così a fare ciò che occorre per ottenere i risultati definiti.
Tu cosa ne pensi?
Sei sopra o sotto alla linea?
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MISURA SALVAGUARDIA EU OIKI
MISURA DI SALVAGUARDIA EU
L’avvio dell’inchiesta di salvaguardia relativa alle importazioni di acciaio inox, datata 26 Marzo 2018, ha prodotto una misura restrittiva per il libero mercato che riteniamo essere ragionevole ed equilibrata.
L’azione consiste nell’applicazione di dazi sull’ Import da parte degli USA nei confronti di tutti i Paesi che esportano, in misura variabile, quantità di acciaio in territorio americano.
Questa restrizione, pari al 25%, ha di fatto impedito ai Paesi esportatori di acciaio di continuare la regolare attività di vendita di prodotti siderurgici i quali, non potendo più essere collocati sui mercati americani, rappresentano una minaccia per i mercati europei e un danno alle industrie siderurgiche Cee.
L’Europa ha reagito all’ipotesi di una “invasione d’acciaio”, con una misura provvisoria di salvaguardia che prevede la determinazione di quote per prodotto esenti da dazio.
Oltre alla quota stabilita, ricavata attraverso il calcolo della media delle importazioni totali dell’ultimo triennio, scatta la misura pari al 25%.
La misura provvisoria avrà termine il 2 Febbraio 2019, oltre il quale verrà stabilito un eventuale regolamento definitivo.
Scenari futuri non sono attualmente ipotizzabili. In linea generale, da sempre una maggiore rigidità verso la concorrenza internazionale produce regimi di mercato controllati e più soggetti a sbalzi delle quotazioni.
Condividete con noi la Vostra opinione in merito.
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OIKI SUMMER CLOSING
OIKI SUMMER CLOSING
Comunichiamo che i nostri uffici resteranno chiusi dal 06/08/2018 al 24/08/2018.
Our office will be closed from 06/08/2018 to 24/08/2018.
Lo staff Oiki augura a tutti voi.. Buone Vacanze!
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Digital Mismatch Evento Professioni Futuro
Digital Mismatch: Nuove Frontiere
Capita sempre più spesso di sentire il termine Digital Mismatch, ma quanti di voi si sono chiesti cosa sia?
Per saperne di più Oiki ha partecipato al 2° congresso nazionale de “Le Professione del Futuro” tenutosi a Milano il 15 Marzo 2018.
Il Digital Mismatch è la mancanza di capacità specifiche in ambito digitale che crea disequilibrio tra domanda e offerta nel mercato del lavoro. In sostanza le persone in cerca di occupazione spesso non sono in grado di rispondere ai requisiti e alle competenze tecnologiche richieste dalle aziende.
Non si tratta di crisi ma di un mercato che risulta essere cambiato nel “DNA” in modo trasversale, con un forte impatto su qualunque tipo di lavoro.
All’alba della 4ª rivoluzione industriale si evidenzia una progressiva quanto inevitabile riduzione di richiesta di mestieri di basso profilo con limitata expertise.
Prendono piede infatti facoltà universitarie definite STEM: Science, Technology, Engineering e Match.
Solo i paesi in grado di investire nella scolarizzazione e nella formazione delle giovani leve saranno in grado di trarne vantaggio. In termini di “professioni del futuro” infatti, in Italia si registra un ritardo di circa 5 anni rispetto al resto dei paesi europei.
A fronte di questo occorre sensibilizzare i più giovani in modo da canalizzare e ottimizzare le loro scelte future.
Vari studi evidenziano la difficoltà da parte delle aziende nell’ accogliere realtà giovani che necessitano di formazione. La maggior parte di queste, assume ma non dedica un’adeguata attenzione alla formazione della professionalità dell’individuo.
Ulteriore dato emerso riguarda la sussistenza nelle realtà italiane di molti vincoli in termini di burocrazia e struttura aziendale.
A dimostrazione di questo vi è l’esiguo numero di imprese che accolgono la richiesta in forte aumento di Smart Working, ovvero la modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro.
Le figure che né fanno richiesta sono per lo più donne, le quali sempre più ambiscono ad una crescita personale, associando le esigenze professionali alla realtà domestica, nel rispetto delle esigenze aziendali in cui operano.
Hai notato anche tu questa evoluzione? Raccontaci la tua esperienza…
“Cambia prima di essere costretto a farlo.”
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Impresa Sociale Welfare Oiki Solidarieta
Fare impresa in campo sociale
Per Oiki migliorare la propria presenza sul mercato vuole dire anche creare un vincolo solido tra vita lavorativa e vita sociale.
Un esempio fondamentale di questa logica è rappresentato dalle iniziative che rientrano nel sostegno economico ad istituzioni pubbliche o private in campo medico-assistenziale, culturale e sportivo.
Oiki si inserisce da anni in un contesto di “responsabilità sociale” con risposte puntuali ai bisogni del territorio in cui opera.
Creare profitto non solo per risultati aziendali ma per donare valore aggiunto alla comunità è uno dei nostri obiettivi più ambiti.
In questo 2018 il nostro intento “di solidarietà” sarà quello di far parte di una rete di cooperazione tra aziende parmensi, istituzioni ed associazioni tra cui:
• Snupi onlus (snupi.it)
• Progetti del cuore (progettidelcuore.it)
che daranno come frutto importanti donazioni a favore dell’Ospedale Maggiore di Parma e adpersonam-servizi alla persona del Comune di Parma.
Vi terremo sempre informati delle nostre iniziative.
Continuate a seguirci!
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Extra Lega Materie Prime Acciaio Inossidabile
EXTRA LEGA E MATERIE PRIME
Erano i primi anni ‘80. Il nichel sferzò il mercato con un aumento di valore che raggiunse il 150%. I produttori iniziarono a parlare di un extra lega poi divenuto fisso e ancorato a dei valori di riferimento per nichel, cromo e molibdeno a metà degli anni ‘90.
Nel Febbraio del 1994 l’extra lega divenne legge sul mercato degli acciai inossidabili. Il suo valore era calcolato sulla media dei prezzi dei 2 mesi antecedenti la sua applicazione; calcolo che venne successivamente corretto per togliere ai clienti la possibilità di scegliere il mese di consegna con la lega a loro favorevole. Da qualche anno il calcolo si basa sulla media dei 20 giorni lavorativi precedenti la data del giorno 20 (non festivo) di ogni mese.
Nichel, cromo e molibdeno … Perché nichel? Perché il suo prezzo è il più visibile in quanto negoziato quotidianamente al London Metal Exchange. Il suo valore determina la parte principale dell’extra lega e arriva ad incidere oltre il 50% sul prezzo finale del prodotto.
La sua quotazione è nelle mani di istituzioni finanziarie che seguono logiche non coincidenti a livello temporale rispetto a quelle che derivano dal rapporto offerta domanda.
Un salto indietro di 11 anni ci dimostra questo. Siamo a Maggio 2007, il contratto a 3 mesi raggiunge il record di Usd 49.105 dopo che nei due anni precedenti si era registrato un deficit di produzione per poi scendere improvvisamente a Dicembre dello stesso anno a 26.128 Usd.
Per ridurre il rischio legato alle oscillazioni del valore i produttori dispongono di meccanismi di copertura (edging) non utilizzabili dagli altri operatori di settore (centri di servizio, distributori) a causa della non perfetta correlazione temporale fra il momento dell’acquisto e quello della vendita.
Negli ultimi anni la volatilità è meno accentuata e i prezzi si muovono in un range più contenuto rispetto al passato. La riduzione dei costi di produzione legati a loro volta alla diminuzione dei costi energetici ha portato il prezzo del Nichel ai valori dei primi anni 2000.
Sarebbe auspicabile che questa ritrovata stabilità si mantenesse nel tempo perché’ la stabilità crea la condizione per lo sviluppo del mercato. L’attuale alto livello degli stock presente nei magazzini del London Metal Exchange (LME) potrebbe essere una garanzia in questo senso.
Condividete con noi la vostra esperienza in merito!
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Oiki Acciaio Africa Costruzione Basilica
Il nostro acciaio sbarca in Africa!
In Costa d’Avorio il nostro acciaio è diventato protagonista di un progetto monumentale reggendo nel vero senso del termine – le colonne della Basilica di Santa Maria della Pace a Yamoussoukro.
La Chiesa, costruita tra il 1985 e il 1989 da circa 2000 operai israeliani e francesi, è nata da un’idea dell’architetto ivoriano Pierre Fakhoury che si è liberamente ispirato alla Basilica di San Pietro di Roma.
E così inizia il viaggio del nostro acciaio che ha preso una nave per l’Africa e ha partecipato ad un progetto che ha portato un po’ di Italia in questo affascinante paese.
Ha infatti contribuito a realizzare i basamenti del colonnato antistante la Basilica, formato da 128 colonne in marmo di 21 metri d’altezza, così simile a quello di Gian Lorenzo Bernini da esserne considerato il gemello africano.
Da una partnership vincente con un’azienda francese è nato un progetto senza tempo di cui ci sentiamo protagonisti.
Sapere che parte del nostro materiale abbia aiutato la creatività di un artista visionario che ha letteralmente dato nuova luce al nostro acciaio, ci rende davvero orgogliosi
.
Abbiamo scoperto, proprio dopo questa notizia, che sono molte le storie che possiamo condividere e che speriamo vi possano dare ispirazione.
Siamo certi che esistano molte vicende simili che ci piacerebbe conoscere: vi va di condividerle con noi?
Fai attenzione alle piccole cose, perché un giorno ti volterai e capirai che erano grandi.
James Douglas Morrison
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Stainless Steel World Conference 2017
The Stainless Steel World Conference & Exhibition 2017
La decima edizione di The Stainless Steel World Conference & Exhibition 2017 – Maastricht, The Netherlands, che ha avuto luogo dal 28 al 30 Novembre, é un vero e proprio evento internazionale del mondo dell’acciaio inossidabile.
Un punto d’incontro per un mercato senza confini, fatto reso evidente dagli espositori, dai rappresentanti di spicco e visitatori provenienti da ogni angolo del globo, un setting professionale che fornisce agli operatori del settore un updating della conoscenza dello sviluppo e delle applicazioni delle leghe resistenti alla corrosione in settori chiave dell’industrializzazione.
OIKI è stata nuovamente presente all’interno degli spazi dell’ Exhibition: abbiamo presentato i nostri prodotti e nuovi standard elevati delle finiture di superficie e degli strip coils del nostro ultimo importante investimento: lo slitter in grado di lavorare dallo spessore 0.4 mm al 6 mm.
Per noi è stata una full immersion di professionalità condivise e una piacevole occasione per incontrare ‘vecchi’ amici e conoscerne tanti altri della struttura distributiva del mondo inox, quindi i maggiori produttori mondiali, trader companies, distributori e centri di servizio indipendenti ed integrati.
Un’intensa sessione non-stop in cui abbiamo portato la nostra competenza ed esperienza nella lavorazione degli acciai inossidabili e la nostra concreta capacità di fare servizio, oltre ad ogni slogan, qualità che ci viene riconosciuta da tutti i nostri clienti da oltre cinquant’anni di storia.
Il tutto condiviso in un’opportunità unica per ‘metterci la faccia’ e connettersi ‘human to human’, perché pensiamo non ci sia tecnica più efficacie e soddisfacente del business generato dalla comunicazione tra persone in carne ed ossa.
Abbiamo offerto ai visitatori un piacevole happy hour: in effetti il nostro stand riscuote di edizione in edizione particolare successo, forte dei nostri ‘must to taste’ della Food Valley parmense, serviti con l’ospitalità consueta del nostro direttore generale Enrico Bettuzzi, personalmente ‘alla consolle’ dell’affettatura del prosciutto di Parma!
La prossima edizione di SSW Conference & Expo avrà luogo a Maastricht dal 26 al 28 Novembre 2019.
Condividiamo con voi alcune immagini dell’esperienza che ci ha visti tornare in azienda con la sensazione di far parte di un mondo realmente dinamico e globale che ci stimola verso nuove iniziative con rinnovato entusiasmo.
Anche voi avete partecipato? Raccontateci la vostra esperienza!
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2018 Previsione Prospettive
2018: Cosa ci riserva?
Previsioni e prospettive
Previsioni e prospettive
E’ già tempo di guardare al 2018. Sebbene il calendario ci dice che mancano ancora poco meno di due mesi, per noi è già tempo di pensare a ciò che ci aspetta, a quali prospettive ci riserva il nuovo anno e a come gestire il business di conseguenza.
A Lisbona, il 23 3 24 ottobre scorsi, si è tenuto il meeting International Nickel Study Group (INSG) un incontro che ha visto la partecipazione di rappresentanti governativi e industriali e inviati di più di 60 Paesi, oltre che numerose organizzazioni internazionali riuniti per analizzare il futuro che verrà.
Quali sono dunque le prospettive?
Secondo Kai Hasenclever, direttore della divisione Economic & Statistic dell’International Stainless Steel Forum, grazie al clima economico favorevole dell’ UE e della Cina ed alla crescita continua del PIL, il 2018 vivrà una situazione moderatamente positiva.
Il consumo di acciaio inossidabile in Unione europea, così come nel resto del mondo, vedrà un incremento; sempre secondo Hasenclever, rispetto l’inizio dell’anno le prospettive sono migliorate, si può ben sperare in un anno positivo, seppur con numeri contenuti.
Le stesse previsioni sono espresse anche nel rapporto Economic & Steel Market Outlook 2017-2018, sia per quanto riguarda il mercato globale che i singoli settori, e questo ha indotto Eurofer ad aumentare le stime di crescita dei consumi dell’acciaio.
Ma parliamo dell’Italia…
Durante il convegno di Lisbona, oltre allo sguardo sui mercati globali, si è parlato anche del mercato italiano con una presentazione realizzata da Siderweb e Centro Inox dal titolo «Acciaio inossidabile in Italia: mercato e distribuzione».
Stefano Ferrari di Siderweb ha dichiarato che «nel 2016 l’Italia è stato l’ottavo produttore globale di acciaio e il terzo in Europa per produzione».
Nell’ultimo triennio, a livello nazionale, l’output è stato sostanzialmente stabile, con un trend crescente che ha riguardato la produzione dei laminati.
Secondo la ricerca realizzata da Centro Inox ed Assofermet relativa al settore distributivo nazionale, nel 2014 era composto da 175 aziende, delle quali 118 con meno di 15 dipendenti e solo 26 con più di 30 dipendenti. L’85% è situata al nord Italia. Il settore è dominato dalle micro-imprese: il 38% delle aziende tratta volumi sotto le 1.000 tonnellate annue ed il 53% sotto le 2.000 tonnellate annue. Il totale del materiale trattato dalla distribuzione è di poco meno di un milione di tonnellate annue, pari a circa il 60% del consumo nazionale. La crisi del 2008 ha avuto un forte impatto sul comparto, con il 31% delle imprese presenti sul mercato nel 2004 che, dieci anni dopo, avevano chiuso.
Affrontiamo dunque il 2018 con ottimismo: sei con noi?
Fonti: