Le 5S di Oiki: un approccio operativo che punta al valore

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Rendere un’azienda efficiente è lo scopo principale del metodo Lean che potremmo descrivere con una sola parola: OTTIMIZZAZIONE… In questo caso sarebbe appropriato modificare il famoso detto in “less for more”! Di fatto si tratta di un insieme di pratiche gestionali volte al miglioramento della produttività attraverso l’eliminazione degli sprechi dai vari processi. Tutto parte da uno studio del 1990 sul sistema di produzione Toyota, da cui risulta un libro fondamentale per ogni attività aziendale: The machine that changed the world, scritto da James P. Womack e Daniel Jones. Ma senza addentrarci troppo nella storia di questo metodo rivoluzionario che affonda le sue radici, addirittura, nel sistema di organizzazione “fordista” americano, vogliamo cercare di spiegare come queste linee guida si possono adattare ad una realtà come Oiki.In particolare, ciò che intendiamo prendere in esame è la tecnica delle 5S, ovvero, la tecnica base per l’applicazione dei principi Lean sul posto di lavoro per il perfezionamento e il miglioramento delle performance operative. Le cinque parole che compongono questa metodologia derivano dalla lingua giapponese e significano:SEIRI – Separare,SEITON – Sistemare,SEISO – Pulire,SEIKETSU – Standardizzare,SHITSUKE – Sostenere. Per ognuna delle 5S è necessario compiere una serie di azioni funzionali al raggiungimento di un risultato concreto:  la prima fase consiste nell’eliminare qualsiasi cosa non necessaria; la seconda nel posizionare con ordine il materiale salvato, per sfruttare al meglio gli spazi; serve poi rimuovere lo sporco (in senso letterale) ma anche scoprire ed eliminare i problemi alla radice; la standardizzazione è invece la conseguenza della corretta applicazione delle tre fasi precedenti ed è l’unico modo per ottenere un mantenimento ed un upgrade continuo; infine, è importante far rispettare al personale gli standard raggiunti. Tutto questo si è tradotto in una riorganizzazione generale dell'area e delle fasi del flusso di lavoro, a seconda del codice colore stabilito, nell’attribuzione di una posizione fissa per tutti i materiali in base al loro utilizzo e nel ripensamento di tutti i percorsi per renderli più brevi e razionali. Infine, gli addetti alla valutazione sono chiamati periodicamente a controllare il corretto funzionamento e il miglioramento di tutte le procedure per poter arrivare al massimo risultato. Come ci racconta il nostro AD Giovanni Bettuzzi: “questo percorso è stato avviato qualche anno fa ma l’obiettivo rimane, ancora oggi, quello di raggiungere dei livelli sempre più alti, perché lavorare sul ‘Value Stream’, eliminando gli sprechi inutili, significa aumentare l’efficienza dell’azienda e dunque anche il suo vantaggio competitivo, creando allo stesso tempo valore anche per i nostri clienti finali. Per il prossimo anno ci auguriamo, infatti, di uniformare tutto lo stabilimento sotto questa metodologia, perché ‘in Oiki we trust’!”.

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