Made in Steel 2021: il Rinascimento dell’acciaio

Made in Steel: il Rinascimento dell’acciaio

La fiera che da oltre dieci anni rappresenta il più importante evento del sud Europa dedicato alla filiera dell'acciaio, si è tenuta i primi giorni di ottobre a Fiera Milano (Rho) e noi non potevamo mancare.Alessandro Bettuzzi, A.D. di OIKI Acciai S.p.A. sottolinea la generale euforia dei partecipanti per essere tornati a vedersi e a dialogare finalmente di persona.“La rinascita dell’acciaio riparte dall’industria strategica e da tutti gli operatori. Dopo questa emergenza sanitaria senza precedenti e un 2020 molto penalizzante, soprattutto dal punto di vista della domanda che ha fatto registrare una consistente perdita del PIL di quasi 10 punti, - afferma Alessandro Bettuzzi - la volontà di tutti è quella di fare sistema, non concentrandosi su un unico anello, ma su tutta la catena del valore.In Fiera si è parlato dei produttori europei di acciaio inox, del ruolo della distribuzione e soprattutto dei settori industriali che vengono riforniti delle materie prime che in questo momento sono in situazione di sofferenza per i prezzi ormai insostenibili a valle della filiera, compromettendo fortemente la competitività dei nostri settori industriali.Il rischio è di essere invasi da Concorrenti extraeuropei, come ad esempio la Cina in grado di prendere d'assalto i nostri mercati con i prodotti finiti a prezzi nettamente inferiori, causando un grosso problema alla domanda industriale europea.Il quesito che interessa il prossimo futuro è proprio legato alla domanda europea che, se dovesse calare sensibilmente, causerebbe un crollo vertiginoso dei prezzi e la conseguente svalutazione dei magazzini, in cui sono stoccate un grande numero di merci.L’augurio è dunque quello di un adeguamento dei valori dei prezzi per non penalizzare tutta la filiera. Sono da tutelare in modo particolare i clienti che devono costruire manufatti in acciaio inox, i quali devono competere all’interno di un mercato internazionale”.Alessandro Bettuzzi conclude dicendo che “senza tempestivi provvedimenti in tal senso si prospetta un anno davvero difficile e l’euforia di questo primo momento potrebbe trasformarsi nel prossimo semestre in preoccupazione per le inevitabili ricadute economiche”.

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