Stainless Steel World Conference & Expo 2022, il punto di vista Oiki

Stainless Steel World Conference & Expo 2022, il punto di vista Oiki

Stainless Steel World Conference & Expo 2022, il punto di vista Oiki

Stainless Steel World Conference & Expo 2022, il punto di vista Oiki

“Siamo molto soddisfatti, in questi tre giorni sono passati a trovarci tanti clienti” sono queste le parole con cui Lidia Tarquini, Export Manager, descrive la presenza di Oiki alla Stainless Steel World Conference & Expo 2022, fiera fondamentale per il mondo dell’acciaio. “La scelta di articolare la fiera su tre giorni, invece che quattro – continua Lidia Tarquini – ha reso la fiera ancora più dinamica, aumentando la concentrazione degli incontri”. La fiera rappresenta un’occasione unica per il settore perché costituisce un punto di incontro per gli specialisti internazionali dell’acciaio inossidabile. In questa tre giorni distributori, produttori, import-export e anche qualche grande utilizzatore finale si sono incontrati per stringere accordi e riflettere sul futuro del settore.

 

Dopo questi tre giorni sono emersi diversi approcci al futuro: “Nonostante le notizie che circolano sul primo trimestre del 2023 – afferma l’Export manager – non tutti sono corsi a svuotare gli stock, c'è anche qualcuno che ragiona come noi. Non tutti sono disposti ad abbassarsi ai livelli di prezzo che il mercato propone ed hanno deciso di proteggere il valore del proprio magazzino. Una scelta chiara che mette al sicuro i materiali in modo da poterli vendere, nei prossimi mesi, a un prezzo che offre la possibilità di tutelare il valore dei prodotti”.

 

La fiera di quest’anno è capitata in un momento cruciale dato che al momento il mercato appare di difficile lettura sia per l’incertezza dei livelli futuri di domanda reale che per l’impatto degli extra cosi energetici con cui i produttori di acciaio dovranno fare i conti.

 

Nonostante queste premesse Alessandro Bettuzzi, AD di OIKI, alla luce di quanto emerso nella fiera, ha dichiarato: “nel settore c'è ottimismo “retroattivo” dovuto all’andamento tutto sommato positivo dell'anno in corso. Una percezione che aiuta superare l’incertezza dovuta all’attuale clima di guerra ed alle incognite che questa economia trascinerà nel 2023".

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