Team Building Oiki 2019: Lavori in corsa

E se vi capitasse di ritrovarvi catapultati indietro nel tempo? Magari all’epoca dei giochi di gruppo in cortile, quando bastava usare la fantasia per far arrivare troppo presto il momento di tornare a casa?  Ecco quello che è successo a noi in un venerdì qualunque di inizio estate: la serata del nostro TEAM BUILDING che, come da tradizione, resta fino all’ultimo avvolta nel massimo mistero per tutti i partecipanti. Raggiungiamo la location cercando di spezzare la tensione con qualche battuta. Non sapere cosa ci aspetta è sempre un mix di emozioni contrastanti: c’è chi ha paura e chi non vede l’ora di mettersi all’opera, chi si preoccupa di fare brutta figura e chi crede di aver già indovinato il tema della sfida. In un attimo ci ritroviamo davanti ai pezzi di un go-kart a pedali tutto da assemblare. Quando ci spiegano che la prova consisterà nel costruirlo, decorarlo e metterlo in pista i visi soddisfatti degli uomini si mescolano alle espressioni dubbiose delle quote rosa del gruppo. Ogni squadra ha a disposizione, oltre a vari attrezzi, un piccolo budget di preziosi tappi di bottiglia per acquistare, da un severissimo supervisore, il materiale per la personalizzazione delle scocche. Dopo un breve momento di pianificazione tutti i gruppi si mettono al lavoro. Il tempo è poco e sembra volare immersi come siamo tra cacciaviti, cartoni e nastri colorati. I ruoli si mescolano e tutti si danno un gran da fare. Mentre si progetta la mossa successiva si continua ad avvitare, a ritagliare e … a ridere: perché vederci a vicenda così fuori dal solito contesto è, a tratti, davvero esilarante. Ma mai buffo come le nostre fantasiose auto da corsa a pedali quando si allineano nel piazzale per affrontare il circuito! Curiosi di sapere come è andata? Ognuno ha cercato di dare il massimo nella sua parte di percorso per convincere i giudici che la propria auto non fosse solo la più bella, ma anche la più veloce e aereodinamica. E chi avrebbe mai immaginato che quella collega così timida fosse così veloce in pista? O che quella macchina progettata con tanta cura si sarebbe scoperchiata alla prima curva? Alla fine ci sono stati premi per la macchina a pedali più fantasiosa e per il team più veloce in pista: ma il gruppo vincente ha battuto gli altri combinando creatività, rapidità e un’ottima gestione delle risorse a disposizione. Proprio come accade in azienda ogni giorno dove si affrontano inconvenienti e problematiche che possono essere trasformati in un successo da un team comunicativo e motivato. La vittoria di tutti è stata la consapevolezza, nuova per noi, che uscendo dagli schemi e rimescolando i ruoli si possano perseguire e raggiungere anche gli obiettivi più ambiziosi.  “PERDE DAVVERO SOLO CHI RESTA SEDUTO A GUARDARE”  –  Sheila Pistorius

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