Macchinario Slitter

50 anni: nuova veste, nuovo macchinario slitter

Volevamo un 50esimo anniversario degno di nota. Per noi e per i nostri clienti che ci impegniamo sempre a seguire nel miglior modo possibile, fornendo il servizio più accurato e competente.

 

E abbiamo scelto di rinnovarci. Se fai dell’innovazione la tua filosofia, non puoi far a meno di stare al passo con i tempi e dare un nuovo volto al tuo business è quasi un percorso obbligato.

 

Da cosa siamo partiti? Da Oiki…

 

Soddisfatti di ciò, abbiamo continuato coinvolgendo nel rinnovo anche i nostri locali con un nuovo ingresso e una nuova area cortilizia.

Sempre più convinti abbiamo proseguito per questa strada pensando che anche i nostri clienti dovevano beneficiare di questa aria di novità.

 

Cosa fare per dare un servizio sempre più completo?

 

Ampliare la nostra gamma di prodotti attraverso l’installazione di una nuovo macchinario: lo Slitter 1500×6 costruito dalla ditta Spotti Sergio Coil Processing S.r.l.

 

Il perché della scelta

 

Dopo una lunga e attenta ricerca, la nostra scelta è caduta sul prodotto dell’azienda Spotti Sergio Coil Processing S.r.l. . Ci ha convinto la loro esperienza di oltre 40 anni nel campo dei macchinari orientati alla trasformazione degli acciai, la loro competenza e l’alto standard qualitativo.

Nonostante non fossero mai stati nostri fornitori, si sono rivelati un importante partner per Oiki anche a livello di servizi proposti.

 

Le caratteristiche dello Slitter 1500×6

 

Il processo di taglio longitudinale consente di tagliare un coil in ingresso di una certa larghezza e di un dato peso in diversi nastri più stretti e leggeri.

 

La nostra linea presenta le seguenti caratteristiche:

Larghezza massima coil in ingresso:                       1550      mm

Larghezza minima coil prodotto:                                  20     mm

Spessore                                                                  0,4 – 6,0    mm

Portata massima aspo svolgitore                                30     Ton

Velocità                                                                           fino a 300 m/min

 

 

Tu conosci già questo tipo di lavorazione? E questo modello di macchinario?

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    Acciaio Inossidabile: cosa ci riserva il futuro

    Acciaio Inossidabile: cosa ci riserva il futuro?

    Nell’ultimo decennio la produzione mondiale di acciaio inossidabile colato è cresciuta del 56,1%: si è passati dai 28,7 mln di tonnellate del 2006 ai 44,8 mln del 2016 (stima)

     

    Nel 2006 era l’Europa a vantare la posizione di leader indiscusso con una produzione di circa 10,0 mln di tonnellate: il 34% della capacità mondiale era prodotta in Europa.

    Purtroppo, nell’arco di questi dieci anni, la situazione generale ha subito un brusco cambiamento.

     

    Nel 2016, l’Europa è arrivata a -23% rispetto al 2006; le produzioni USA e asiatica (Cina esclusa) sono rimaste sostanzialmente invariate (intorno alle 2,900 mln di tonnellate la prima e sulle  9,8 mln di tonnellate la seconda ).

     

    A giocare un ruolo decisamente importante è invece la Cina. Se si considera che nel  2006 la produzione cinese era di circa 5,3 mln di tonnellate, vale a dire il 18% della capacità mondiale, mentre nel 2016 è arrivata a produrre circa 24,1 mln di tonnellate(+355 %) con una produzione mondiale attestata al 54% (contro il 17% dell’Europa), è lampante la crescita esponenziale che ha avuto questo Paese.

     

    Soprattutto il 2015 è stato un anno difficile per la produzione dell’acciaio a livello mondiale.

     

    Come risulta dal recente report World Steel in Figures 2016 diffuso dalla World Steel Association,, la crescita della Cina è stata tale che i restanti mercati dell’acciaio si sono dovuti adeguare ai livelli inferiori.

     

    Tuttavia, va detto che verso la fine del 2016, il mercato cinese (insieme a Giappone, USA, Russia, Corea del Sud, Germania e Brasile) ha subito un leggero rallentamento, mentre India, Turchia Ucraina ed Italia (in netto contrasto con il resto dell’Europa) hanno visto confortanti dati di incremento.

     

    Continuerà questo andamento anche nel 2017? Le prime stime dicono di sì, soprattutto per quel che riguarda il nostro Paese.

     

    Tu cosa ne pensi?

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